Per evitare di cadere nell’errore di mangiare all’improvviso pasta in bianco o di cadere in depressione per mancanza di orto domestico (i fortunati, invece, potranno contare sulla ricetta delle conserve fatte in casa), ecco la classifica dei migliori pomodori pelati. Sul concentrato io ho un solo nome da spendere quando lo utilizzo.
I migliori pomodori conservati italiani
Innanzitutto, come si legge l’etichetta di una confezione di pomodori pelati? Ci viene in soccorso il Fatto Alimentare con queste note da mandare giù a memoria.
I pomodori conservati in maniera corretta hanno una vita di 2 anni ma possono arrivare a più di 3. Normale, quindi, trovare sugli scaffali confezioni preparate anche 1 anno prima.
Se li volete freschissimi, dovete decifrare il codice
La scritta è composta da una lettera dell’alfabeto seguita da un numero compreso tra 1 e 365. La lettera indica l’anno, mentre il numero il giorno in cui i pomodori sono stati inscatolati. Potrebbe esserci anche una seconda lettera dopo il numero ad indicare lotti relativi a periodi di durata inferiori alla giornata lavorativa. Per esempio, quando su una scatola di pelati è indicato “E218”, significa che il confezionamento è avvenuto il duecentodiciottesimo giorno del 2011, ovvero il 6 agosto: una data consona per la raccolta.
Ecco le lettere degli ultimi anni.
2015 | “S” |
2014 | “T” |
2013 | “H” |
2012 | “M” |
2011 | “E” |
2010 | “N” |
2009 | “R” |
2008 | “A” |
2007 | “C” |
Ok, ora che avete appreso quali anni comprare e quali lasciare, ecco i migliori pomodori ,
con relativi prezzi secondo "Scatti Di Gusto"
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